“T’aggio ditto che ccà’ nun’ è a’ stà, è venì sulo a durmì” Enricuccio, a completamento delle minacce del patrigno, ricevette uno schiaffo micidiale e riuscì solo a sentire la voce della mamma che dall’interno del basso urlò “Gennà lasso o’ stà”. Immediatamente uscì per strada e di corsa percorse Via Fontanelle e salì per Via Mazzella.
Improvvisamente, il cielo si oscurò e una pioggia battente lo investì. Si riparò sulle scale dell’Istituto De La Salle e sedette sull’ultimo gradino prima dell...
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