Dalla fine degli Anni ’60, all’angolo tra il Corso Garibaldi e Via Casanova insisteva una bancarella di frattaglie: trippa, musso, centopelli e varie. Il “Titolare” era un certo Marittiello sopranominato “Marittiello calle e trippa”. Della rivendita eravamo clienti affezionati, infatti, con Genny e Carlo nelle nostre scorribande “alimentari” fatte di pasta cresciute, panzarotti e brodo di polpo, non disdegnavamo il “dessert” da Marittiello.
La sosta alla bancarella era altresì occasione per ...
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News
Quelli di Materdei
Impreziosito da chiese e palazzi storici, eletto, a suo tempo, per l’ambientazione di un celebre episodio del famoso film “L’oro di Napoli”, il rione di Materdei si colloca come una sorta di simpatico, soleggiato paesino nel cuore del capoluogo campano.
Luminoso, ad un tiro di schioppo dal centro storico cittadino, dalla collina del Vomero e dal lussureggiante bosco di Capodimonte con la sua prestigiosa reggia, può vantare un teatro, ampi, eleganti parchi verdeggianti e piacevoli edifici di i...
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L’Associazione compie trent’anni
Mi fa piacere pubblicare il racconto “L’Associazione compie trent’anni” sulla rivista “Lo Scugnizzo” in quanto è il resoconto di anni entusiasmanti da me vissuti quale fondatore con altri amici dell’“Associazione ex alunni lasalliani” nel 1986 della quale tuttora sono il Presidente, anche se il glorioso istituto di Materdei ha chiuso i battenti nel 2009.
Il racconto è tratto dalla Rivista Lasalliana del 1992 da me voluta e diretta. Vi compaiono tanti amici, alcuni non più tra noi, ma sempre p...
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8 marzo: omaggio a tutte le Donne
Questo sonetto di Pietro Jacopo De Jennaro, poeta nato a Napoli nel 1436 e qui morto nel 1508, accademico pontaniano, tratto dalla Raccolta “Rime e Lettere”, è un omaggio a tutte le donne nel giorno ad esse dedicato.
Donna zentil, che tra le donne un sole
sei di splendore e de bellezze ornata,
vaga, polita, onesta, in atti et in parole,
o specchio, ove spechiar Amor si sole,
triunfo di natura, alma dotata
d’ogne virtute, o dea sola adorata dal cor mio lasso che te bra...
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Il Violino
Qualcuno in Via Scarlatti certo l’avrà veduta:
su un piccolo sgabello era seduta
un cappelluccio in testa, il volto stanco,
la custodia di un violino accanto.
Con una mano forte la stringeva
Mentre con l’altra la carità chiedeva.
Forse al San Carlo avea suonato un tempo,
quando era giovane e vivo il suo talento.
Un giorno fu trovata come addormentata,
la custodia a terra abbandonata;
non la stringeva più, mollata avea la presa:
a un lungo, ristoratore sonno s’era arresa.
Le bia...
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Urdema Serenata
Mò sta schiarann’ ‘o juorne, tornano ‘a miez’ ‘o mare
quatt paranze cu ‘e vele latine,
tirann’ ‘e rezz’ argiento sbarcan’ ‘a Margellina,
cantan’ ‘e marenare… se regnen’ ‘e spaselle….
‘o sole saglie ‘ncielo….
Se scete Napule cu’ tutt’ ‘e cose belle….
Pe’ legge d’ ‘a Natura tutt’ cagne,
pur’je a vint’anne fuje nu bellusciore…..
mò me so’ cagnata:
‘o tiempo m’ha scurpit’ n’ata faccia,
‘o tiempo s’è arrubbat’ ‘a giuventù.
Pe’ chesta legge…. Napule sì cagnata pure tu.
Vieneme ‘nsuonno...
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Giorno della Memoria in ricordo delle vittime della Shoah
Il 27 gennaio è il "Giorno della Memoria" fissato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2005 per ricordare le vittime della Shoah. Quel 27 gennaio del 1945 le truppe dell'Armata Rossa dell'Unione Sovietica liberarono i prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz - Birkenau in Polonia. Il mondo venne a conoscenza di una delle più grandi tragedie della Seconda Guerra Mondiale.
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I Racconti del Presidente: “Efeso: La Casa di Maria”
Il viaggio ad Istanbul rappresenta per i miei ricordi una tappa importante che a distanza di tempo mi ha altresì riservato una incredibile sorpresa. Dunque da Istanbul facciamo una escursione a Izmir, per una visita alle rovine di Efeso. A seguire la visita alla casa della Vergine Maria.
Dalla lettura delle scritture sacre si evince che S. Giovanni e la Vergine Maria, giunsero ad Efeso intorno all’anno 42 d.c.
S. Giovanni nascose la Vergine in una casa che aveva costruito in mezzo ad una f...
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I Racconti del Presidente: Luigino M.
Presumibilmente i romanzi di fantascienza Urania e Cosmo, che ho cominciato a leggere fin da quando avevo 10/12 anni, mi hanno decisamente influenzato al punto che in molte persone di mia conoscenza vedevo “Extra terrestri”, che vivevano tra noi. Avanguardie di future invasioni. Cosicché quando puntavo una persona, ne stimavo gesti, spostamenti, tipi di lavoro, cultura ecc. ecc.
Ad esempio, ero convinto che l’autista del 247, filobus che partiva da Piazza Gianbattista Vico e andava a Piazza V...
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I Racconti del Presidente: Beniamino 17 settembre 1989
Come ogni mattina sorbivo il caffè in un bar di Via Mezzocannone. Da cliente conoscevo i baristi, uno in particolare. Molto civile, alto, biondo ben pettinato, sorridente ma taciturno. Quella mattina, rivolgendomi ai due colleghi che erano con me, esternavo le preoccupazioni calcistiche per la partita Napoli Fiorentina della domenica successiva. Si era aperto un dibattito, quando il barista con un filo di voce disse “il Napoli vince 3 a 2 e segnano Maradona Corradini e Careca” sorridemmo ed io ...
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