Chissà se il giovane Giovanni Gaeta, avvicinandosi alla musica grazie ad un mandolino avuto per un fortuito caso tra le mani, immaginò di diventare un giorno ammirato autore di eterne melodie.
Chissà se, avido lettore di dispense tra le anguste pareti dell’edicola di un compiacente amico giornalaio, si figurò futuro creatore di versi celeberrimi.
E chissà se quando aprì gli occhi al mondo per la prima volta, il 5 maggio 1884, nel popolare vicolo napoletano di Tutti i Santi, della sezione Vicaria, figlio di umili genitori, oramai anziani, originari di Pellezzano, presso Salerno, preconizzò che un giorno sarebbe diventato l’ammirato E.A. Mario, indimenticabile autore de “La leggenda del Piave”, “Funtana all’ombra”, “Maggio si’ tu”, “Santa Lucia luntana”, “Tammurriata nera”, “Dduje Paravise”, Canzona appassiunata”, “Balocchi e profumi”, “Vipera”, “Presentimento” e tante altre canzoni ancora; se seppe vaticinare che nella sua città gli sarebbe stata intitolata una strada; se già solo ipotizzasse che avrebbe avuto innumerevoli, riconoscenti tributi, come il consueto momento monografico del prossimo incontro di maggio di “Momenti di poesia”, che si terrà, come al solito, il primo mercoledì del mese, alle 16,30, al Vomero, nei locali della biblioteca “Benedetto Croce”, ad ingresso gratuito.
A parlare, nel corso della manifestazione organizzata dall’associazione “Rinascita Artistica Partenopea”, dell’illustre poeta, musicista, drammaturgo e saggista napoletano, Romano Rizzo, a recitarne versi, Bruno Basurto, Anna Maria Forte, Giuseppe Esposito e Lina Gubitosi, a cantarne le canzoni, Franco Manuele, Maria Della Rossa e Tullio Sabella.
Non mancherà, in conclusione, il tradizionale momento dedicato alle declamazioni poetiche dei vari autori presenti in sala.
Rosario Ruggiero