La “Casa dello Scugnizzo” è stata fondata negli Anni ‘50 da Mario Borrelli con lo scopo di dare a tutti gli scugnizzi del dopoguerra una possibilità, una spinta per allontanarli dalla fame. Ma ancora oggi, anche se il dopoguerra è passato e la situazione economica di molte famiglie è migliorata, la Casa dello Scugnizzo si mostra sempre pronta a fornire opportunità alle nuove generazione e si è resa subito disponibile per aiutare e far sperimentare le capacità di una giovane violinista promettente, Giovanna Russo, fin da piccola studentessa al San Carlo e da poco vincitrice di una prestigiosa borsa di studio, “la passione mi è stata data da mio padre, anche lui suona, poiché mi è piaciuto ho continuato. Quando suono provo un’emozione forte, ansia, felicità” una passione quindi nata in famiglia ma che vuole espandersi anche nel futuro di Giovanna “continuerò a studiare e poi penso che mi iscriverò al Conservatorio”.
L’incontro si è tenuto l’undici maggio alle 17.30, nella storica sede della “Casa dello Scugnizzo” a Napoli, in piazzetta Materdei, con un’introduzione del direttore del Centro Studi & Ricerche “Mario Borrelli” Bianca Desideri, la quale ha voluto dedicare l’evento a tutte le madri, in vista della vicina festa in loro onore, e del maestro Rosario Ruggiero, pianista al Museo di Capodimonte. Egli ha spiegato i punti di forza e le difficoltà dello strumento, mostrandoci l’importanza delle differenze della musica e smentendo la superiorità di uno strumento rispetto un altro.
È poi iniziato l’incontro con la nostra giovane violinista che ha allontanato ogni timore e ha continuato con sicurezza e abilità il suo intervento. Un pomeriggio che ha avvicinato gli spettatori al mondo della musica e che ha dato a una ragazza talentuosa l’opportunità di capire come restare in piedi continuando a suonare, continuando a far fluttuare le note per una stanza fino a creare un bellissimo ricordo in tutti i presenti.
Laura Sarli